Lo spiritismo, inteso come movimento filosofico e spirituale, nasce ufficialmente nella seconda metà del XIX secolo, sebbene le pratiche medianiche e le credenze nella comunicazione con l’aldilà abbiano radici antiche. La sua origine moderna si deve principalmente agli eventi legati alle sorelle Fox negli Stati Uniti e agli studi successivi di Allan Kardec in Francia.
Le sorelle Fox e la nascita dello spiritismo moderno
Nel 1848, a Hydesville, nello stato di New York, due giovani sorelle, Margaret e Kate Fox, affermarono di essere in grado di comunicare con gli spiriti attraverso una serie di colpi e rumori inspiegabili (noti come “rappings”). Questo evento suscitò grande interesse e segnò l’inizio di un fenomeno che si diffuse rapidamente negli Stati Uniti e in Europa. La possibilità di comunicare con i defunti attraverso medium e sedute spiritiche divenne un argomento di grande discussione nella società del tempo.
La sistematizzazione dello spiritismo: Allan Kardec
Se negli Stati Uniti il fenomeno spiritico si sviluppò prevalentemente in un contesto popolare e religioso, in Francia fu Allan Kardec (pseudonimo di Hippolyte Léon Denizard Rivail) a dare al movimento una base filosofica e dottrinale. Kardec, studioso e pedagogo, analizzò i fenomeni medianici e, attraverso una serie di comunicazioni con presunti spiriti, pubblicò nel 1857 Il Libro degli Spiriti. Quest’opera fornì una spiegazione razionale e organizzata del fenomeno spiritico, delineando principi fondamentali come la reincarnazione, l’evoluzione dell’anima e la possibilità di comunicazione con i defunti.
La diffusione dello spiritismo
Nel corso del XIX secolo, lo spiritismo si diffuse rapidamente in Europa e nelle Americhe, trovando particolare accoglienza in Brasile, dove divenne una delle correnti spirituali più influenti. Le sedute spiritiche, le testimonianze di medium e gli studi sui fenomeni paranormali catturarono l’attenzione di scienziati, filosofi e scrittori. Personaggi illustri come Sir Arthur Conan Doyle e William Crookes si interessarono allo spiritismo, contribuendo a legittimarlo in alcuni ambienti accademici e culturali.
Lo spiritismo in Italia
Anche in Italia lo spiritismo ebbe un’importante diffusione a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Personaggi come Ernesto Bozzano e Cesare Lombroso studiarono il fenomeno in chiave scientifica e psicologica, cercando di fornire spiegazioni razionali ai fenomeni medianici. Le sedute spiritiche divennero popolari in alcuni ambienti intellettuali e borghesi, e le teorie spiritiste influenzarono anche la letteratura e il pensiero filosofico dell’epoca.
Durante il XX secolo, lo spiritismo italiano subì un declino a causa delle critiche scientifiche e della crescente influenza della Chiesa Cattolica, che si oppose fermamente a queste pratiche. Tuttavia, alcune correnti esoteriche e gruppi spiritualisti continuarono a mantenere vivo l’interesse per la comunicazione con l’aldilà. Oggi, lo spiritismo in Italia è praticato in cerchie ristrette, spesso legato a movimenti esoterici e di ricerca interiore, e mantiene una sua presenza grazie a associazioni e gruppi di studio.
l declino e la persistenza del movimento
Nonostante il grande entusiasmo iniziale, lo spiritismo subì critiche e accuse di frode, specialmente con l’avvento del metodo scientifico moderno e delle prime indagini scettiche sui fenomeni medianici. Tuttavia, il movimento non scomparve, anzi, continuò a evolversi e a influenzare molte correnti esoteriche e religiose. Oggi lo spiritismo è ancora praticato, in particolare in Brasile, dove è riconosciuto ufficialmente come dottrina filosofica e spirituale, e continua a suscitare interesse tra coloro che cercano risposte sul destino dell’anima e sulla vita oltre la morte.
Lo spiritismo oggi
Lo spiritismo esiste ancora oggi ed è praticato in diverse parti del mondo. In particolare, in Brasile ha un forte seguito ed è riconosciuto ufficialmente come dottrina filosofica e spirituale. Il movimento continua a influenzare pratiche medianiche, credenze spirituali e alcuni movimenti esoterici contemporanei. La sua capacità di adattarsi e rispondere alle domande esistenziali dell’essere umano lo rende un fenomeno sempre attuale. In Italia, pur essendo meno diffuso rispetto ad altri paesi, lo spiritismo continua a essere studiato e praticato da gruppi dedicati, interessati alla ricerca sul paranormale e alla comunicazione medianica.
Conclusione
Lo spiritismo nacque in un periodo di grandi cambiamenti culturali e sociali, rispondendo al bisogno umano di comprendere il mistero della morte e dell’aldilà. Sebbene il suo impatto si sia ridotto nel tempo, il suo lascito è ancora presente nelle pratiche medianiche, nelle credenze spirituali e nei movimenti esoterici contemporanei. Il desiderio di comunicare con il mondo invisibile e di esplorare il destino dell’anima rimane una delle costanti della storia umana, rendendo lo spiritismo un fenomeno ancora attuale e affascinante.

Nancy Ghislanzoni
Nasce a Casnigo (BG), investigatrice del GHT dal 2011.
Studiosa di esoterismo, occultismo, parapsicologia e scienze forensi.
Referente principale del team.
Ama tutto ciò che è arte e mistero.
